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Ciao

Michele Brignone  

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Michele Brignone ha conseguito il dottorato in Storia, istituzioni e relazioni internazionali nei paesi extraeuropei presso l'Università degli Studi di Pisa (Italia) nel 2008.

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Dal 2009 è professore universitario di lingua araba, in particolare sul parlato e  Pensiero politico arabo-islamico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Milano, Italia). 

Dal 2017 insegna anche al Master "Studi sul Medio Oriente (Università Cattolica, Milano).  

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Dal 2018 è direttore della pubblicazione OASI e nel 2019 diventa direttore della fondazione OASI. 

FONDAZIONE OASI 

Per iniziativa del cardinale Angelo Scola, nel 2004 è stata creata la fondazione OASIS e nel 2009 la fondazione è diventata indipendente. 

La fondazione studia le società musulmane contemporanee, prestando particolare attenzione alla loro dimensione religiosa.

Oasis si occupa anche dello studio della vita e della storia delle comunità cristiane nei paesi a maggioranza islamica. 

INTERVISTA

Come si definisce il comunitarismo religioso in Italia ?  

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Non è un termine diffuso e consolidato in Italia, ma se si trova la visione è negativa perché si identifica l'individuo all'interno della religione. 

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Si puo affermare dire che il comunitarismo religioso è un dibattito che non è ancora presente? Come mai ?  

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Il comunitarismo religioso è un dibattito che non è ancora presente in Italia perché il fenomeno è meno diffuso in Italia rispetto alla Francia ad esempio, è ancora meno frequente trovare chiusure comunitarie legate anche ad aspetti urbanistici,  bisogna considerare inoltre che il  secolarismo  in Italia non dedica particolare attenzione allo sviluppo delle altre comunità religiose.  

 

Altre comunità religiosa dai quella cattolica sono accettate in Italia?  Dato che l'Italia è un Paese laico, possiamo dire che tutte le comunità religiose sono percepite allo stesso modo?  

 

No, sicuramente no, fino a qualche decennio fa vi era una visione estesa per le comunità cristiane, dovuta alla storica presenza ebraica, è possibile affermare che le diverse comunità religiose non sono percepite allo stesso modo, la religione islamica è percepita in modo negativo la maggior parte delle volte.  

 

In Italia vi è la presenza di quartieri religiosi come a Roma e Venezia questo fatto pò permettere di accettare che nella media il popolo italiano accetta la totalità delle religioni ?  

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Non vi è un nessonesso diretto con la presenza di quartieri religiosi con l’accettazione di comunità che non posso fondarsi su questi precedenti storici.

 

​Senza volere generalizzare il crescente malessere degli italiani che per alcuni si trasforma in forme di razzismo per chi non è cattolico o per lo meno cristiano potrà dare a luogo alla nascita di un dibattito che evolverà a una visione negativa del termine?

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Sicuramente si sviluppano forme di razzismo che però non sono legate alla appartenenza religiosa, vi è piuttosto un pregiudizio negativo verso lo straniero e che è indipendente dall’effettiva appartenenza religiosa un stigma verso i musulmani. Questo stigma è legato a una confusione poiché se prendiamo l’esempio della comunità musulmana viene collegata alla provenienza dal continente africano. 

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In Italia il comunitarismo religioso è percepito in modo positivo o negativo? c'è una variazione a seconda della religione?  

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Il termine è percepito negativamente, la percezione di un individuo appartenente a una comunità religiosa varia a seconda della religione.

Matilda Molinari

Grazie per l'invio!

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